Gli Usa d'oro dominano nel basket a Rio 2016
Dopo la vittoria del Dream Team femminile del leggendario coach italo-americano Geno
Auriemma anche quello maschile dell’altrettanto leggendario coach
di origini polacche Mike Krzyzewski ha conquistato l’oro dopo un percorso netto di 8
vittorie in 8 partite.
Se nel femminile sono stati i tiri della “stella” Diana Taurasi a spaccare in due la finale contro la Spagna (101-72 per le americane), nel maschile a brillare è stata invece ancora una volta la stella di Kevin Durant.
Esattamente come a Londra 2012 contro la Spagna, anche nel 96-66 contro la malcapitata ma comunque da elogiare Serbia di coach Sasha Djordjevic il futuro giocatore dei Golden State Warriors ha infilato la bellezza di 30 punti, con una raffica di triple che nel secondo quarto hanno chiuso anzitempo i Giochi: quelli del match e quelli di Rio, di cui la finale di pallacanestro è stata l’ultima gara in programma.
Top-scorer dell’ultimo atto (con 13 punti anche per Cousins e 12 per Klay Thompson) ed Mvp dell’Olimpiade, Kevin Durant deve però lasciare a Carmelo Anthony il ruolo di record-man: dopo essere già diventato proprio in Brasile il maggiore realizzatore di sempre del Team Usa, con quella conquistata a Rio “Melo” si è infatti infilato al collo la terza medaglia d’oro della sua carriera.
Ed è così diventato il cestista olimpico per eccellenza al termine di una finale che ha consacrato gli Stati Uniti assoluti “signori degli anelli” con una squadra che certo difettava di tanti grandi nomi (a partire da quelli di LeBron James e Stephen Curry), ma comunque con un talento offensivo e un’applicazione e fisicità difensive che, specie dai quarti in poi, hanno fatto ineluttabilmente la differenza contro tutte le avversarie.
Tra le quali si è messa in evidenza la Spagna di coach Sergio Scariolo: sconfitta in semifinale dal Dream Team con soli 6 punti di scarto (82-76), la nazionale iberica ha poi conquistato il bronzo superando per 89-88 l’Australia.
Se nel femminile sono stati i tiri della “stella” Diana Taurasi a spaccare in due la finale contro la Spagna (101-72 per le americane), nel maschile a brillare è stata invece ancora una volta la stella di Kevin Durant.
Esattamente come a Londra 2012 contro la Spagna, anche nel 96-66 contro la malcapitata ma comunque da elogiare Serbia di coach Sasha Djordjevic il futuro giocatore dei Golden State Warriors ha infilato la bellezza di 30 punti, con una raffica di triple che nel secondo quarto hanno chiuso anzitempo i Giochi: quelli del match e quelli di Rio, di cui la finale di pallacanestro è stata l’ultima gara in programma.
Top-scorer dell’ultimo atto (con 13 punti anche per Cousins e 12 per Klay Thompson) ed Mvp dell’Olimpiade, Kevin Durant deve però lasciare a Carmelo Anthony il ruolo di record-man: dopo essere già diventato proprio in Brasile il maggiore realizzatore di sempre del Team Usa, con quella conquistata a Rio “Melo” si è infatti infilato al collo la terza medaglia d’oro della sua carriera.
Ed è così diventato il cestista olimpico per eccellenza al termine di una finale che ha consacrato gli Stati Uniti assoluti “signori degli anelli” con una squadra che certo difettava di tanti grandi nomi (a partire da quelli di LeBron James e Stephen Curry), ma comunque con un talento offensivo e un’applicazione e fisicità difensive che, specie dai quarti in poi, hanno fatto ineluttabilmente la differenza contro tutte le avversarie.
Tra le quali si è messa in evidenza la Spagna di coach Sergio Scariolo: sconfitta in semifinale dal Dream Team con soli 6 punti di scarto (82-76), la nazionale iberica ha poi conquistato il bronzo superando per 89-88 l’Australia.
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