Quartaroli e il doppio cognome:artigianato orafo e innovazione sono le tradizioni di famiglia

Dice Gianfranco Quartaroli inventore dei gioielli con le forme dei circuiti di Formula 1 e MotoGP,

primo orafo al mondo a realizzare i gioielli ufficiali dei circuiti di Monza e Montecarlo


e della prima collezione di gioielli in oro rosa a marchio Giro d'Italia:



"Cinea BellettiQuartaroli Tito Livio erano i miei nonni;purtroppo a causa di un incendio il nonno o bisnonno del Tito Livio fu un trovatello adottato e assunse il cognome Quartaroli;a quell'epoca la privacy non esisteva e in seguito si scoprì che le origini e la famiglia biologica era Fava.Così riunirono i due cognomi Quartaroli Fava.


 

Ecco spiegato perché ho il doppio cognome.

 

 

Le famiglie Quartaroli-Belletti hanno origini mantovane e si distinguono soprattutto nei settori dell’artigianato e delle invenzioni.

Mia mamma Lucia era una Rovero,di Casale Monferrato,sorella di mio zio Carlo Teresio,l’artigiano orafo valenzano che mi insegnò il mestiere;la sua specialità erano i gioielli con acque marine naturali e rose di Francia.

Alessandro,detto Sandro, Quartaroli Fava si distinse come maestro d'arte orafa in quel di Valenza e in seguito come scultore specializzandosi nella lavorazione del ferro,vincendo anche diversi premi;mio zio Sandro realizzò nel 1983 la collana di perle con zaffiri e diamanti e gli orecchini con zaffiri gialli e blu per la Principessa Carolina di Monaco in occasione del matrimonio con Stefano Casiraghi.




Cinea Belletti,mia nonna, era la sorella del famoso mio prozio Antenore Belletti, padre di Stelio Belletti fondatore del marchio di biciclette STELBEL 

 



Antenore e Stelio furono due geni dell'aeronautica,del ciclismo e del motociclismo e io ebbi la fortuna di conoscerli personalmente nell’ officina di Rodano a cavallo degli anni 70/80.

 


 

Aeronautica,ciclismo e motociclismo che curiosamente sono spesso fonti di ispirazione nella realizzazione dei miei gioielli a marchio Circuiti.

 



Cinea e Tito Livio misero al mondo un altro figlio,Franco,che ebbe due figli Gianfranco(io) e Alessandro mio fratello nati entrambi a Valenza,la città dell'oro per eccellenza.

Mio padre Franco,che lavorò a Valenza, fu un ottimo incastonatore di pietre preziose:diamanti,smeraldi,rubini e zaffiri.



Amava raccontare di quando incastonava a mano i diamanti sulle C in oro delle borse Cactus in coccodrillo di Cartier,borse il cui costo attuale si aggira dagli 80 ai 100 mila euro.

Io solitamente per comodità utilizzo solo Quartaroli per evitare che tutte le volte mi venga  rivolta la stessa domanda: perché hai due cognomi?




Chiaramente quando devo firmare qualcosa di importante metto il doppio cognome come risulta dai documenti di riconoscimento".




Una tradizione di famiglia all’insegna dei colpi di genio,dei brevetti,dell’arte,i cui denominatori comuni sono sempre stati,l’artigianato,l’innovazione,la sperimentazione,la creatività e la sfida.



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