Circuiti Gioielli:l'e-commerce corre in Italia

Da uno studio di Twenga solutions l'e-commerce in Italia é in piena crescita con un tasso di crescita degli acquisti pari al 16,9% e un fatturato pari a 24,2  miliardi nel 2016. Il numero di internauti aumenta costantemente: oggi sono più di 17,7 milioni a effettuare regolarmente acquisti online. Si nota che il paniere medio mensile italiano non è mai stato così elevato, ciò mostra che comprare online rientra sempre più tra le abitudini d’acquisto.




Con questa base attrattiva e queste cifre promettenti, le prospettive per l’e-commerce in Italia sono molto positive per gli anni a venire.
Se il potenziale di crescita sembra essere limitato su alcuni mercati, altri sono in piena espansione: questo è il caso dell’Italia. Nel 2016 su 59,80 milioni d’abitanti, il 63% utilizza internet, ciò rappresenta un forte potenziale di acquirenti online.
Nel 2015, la crescita dell’e-commerce italiano era pari al 19% con un incremento del 16,9% previsto nel 2016. Inoltre, nel 2016 tale crescita è favorita dall’aumento degli acquisti online, pari al 6%. In particolare, si nota che nel mercato della distribuzione, le vendite online rappresentavano il 2% nel 2014, con un aumento previsto pari al 3% nel 2016, secondo We Are Social.





Questi dati fanno capire che la strada intrapresa nel 2003-2004 da Circuiti Gioielli era quella giusta: Circuiti il primo marchio di gioielli in Italia ad aprire un e-commerce di gioielli.







In termini di siti e-commerce più visitati Amazon occupa la prima posizione, seguito da eBay e AliExpress. Va osservato che le insegne della distribuzione italiana fanno la loro comparsa nel settore, adattandosi progressivamente all’e-commerce.





Analizzando le spese online degli italiani, si nota che, il paniere medio mensile è di 86€, secondo Netcomm. Inoltre, va osservato che i prodotti più popolari in Italia sono l’elettronica, seguita dall’abbigliamento(gioielli e accessori)e dai libri.

Sempre più persone oltrepassano le frontiere geografiche per effettuare i loro acquisti online. Il 41% dei consumatori online dichiara di aver acquistato all’estero nel 2015, secondo Postnord. Inoltre, si nota che i consumatori italiani privilegiano l’Inghilterra(16%), seguita dalla Germania (15%) e dalla Cina (8%).

Tra i metodi di consegna, la consegna a domicilio/ufficio è il metodo più scelto/utilizzato dal 92% dei consumatori italiani. Solamente il 7% degli utilizzatori preferisce la consegna in punti di ritiro, generalmente meno costosa.

Come ogni paese, l’Italia ha delle sue abitudini in materia di pagamento. Numerosi consumatori diffidano ancora nei pagamenti online con carta di credito, che rappresentano solo il 42%degli acquisti online. Invece, Paypal,il nostro metodo di pagamento da sempre, è in testa con il 55% della quota di mercato, seguita dalle carte prepagate con il 51%.
La rapida crescita dell’e-commerce italiano è fortemente stimolata dal mobile. Con 80,29 milioni di connessioni mobile, che equivalgono al 134% della popolazione, si nota che l’utilizzo di dispositivi mobile è in forte aumento in Italia e costituisce sempre più un punto d’entrata per il commercio digitale.

In materia di e-commerce, il traffico proveniente dai dispositivi mobile rappresenta il 27,80%. In particolare, i tablet rappresentano il 29%,contro il 71% degli smartphone. Gli schermi più grandi facilitano questa tendenza, rendendo lo shopping online ancora più semplice su tali dispositivi.




Ogni mercato e ciascun cliente ha delle particolari caratteristiche, perciò creare un’esperienza shopping personalizzata con delle offerte rilevanti per ogni cliente deve essere una priorità per gli e-commerce al fine di massimizzare le loro performance online.







Una sfida facile da realizzare quando si considera che più della metà dei consumatori italiani si dice soddisfatto del servizio online: risparmio di tempo (66%) e soldi (69%), due vantaggi molto apprezzati. Al fine di potenziare questo canale e di far fronte alle problematiche di tempo e di competenze, gli e-commerce possono anche far uso di soluzioni automatiche.






Queste ultime permetteranno ai campaign manager di adattare le loro pubblicità alle differenti piattaforme (Adwords,Google Shopping,,Facebook etc.), in modo da avere più tempo da dedicare alla realizzazione degli obiettivi delle campagne o al perfezionamento della loro strategia multicanale, per esempio.

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